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Il rito di bruciare la "Vecia" o un fantoccio con sembianze umane ha origini molto antiche e sembra che fin dalla preistoria venisse praticato verso la fine dell’inverno, per allontanare la cattiva stagione e invocare l’arrivo della Primavera, della fertilità e della fecondità. In Veneto, il tradizionale falò della "Vecia" si svolge il giorno dell’Epifania o nella notte tra il 5 e il 6 gennaio ed il vento che muove e allontana il fumo del falò è prezioso presagio del nuovo anno: infatti, il vento proveniente da sud-ovest annuncerebbe la pioggia e, quindi, fertlità e prosperità, mentre quello proveniente da nord-est porterebbe tempo asciutto e, dunque, terre aride e raccolti scarsi. (fonte web). _DSC0443_ok by Ennio Varani, su Flickr _DSC0444_ok by Ennio Varani, su Flickr _DSC0446_ok by Ennio Varani, su Flickr _DSC0450_ok by Ennio Varani, su Flickr Ciao a tutti!!
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